Il dipendente del Libero Consorzio in protesta a Roma: "pagato un mese? Elemosina…"
“Il pagamento di un solo mese di stipendio mi scandalizza, è troppo poco a fronte dei quattro arretrati e getta dubbi sul fatto che l’impegno di spesa non era stato preventivato”. Da Roma, dove è tornato a protestare per il disinteresse generale sulla crisi nera del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, il dipendente dell’ente, Alberto Scuderi, saluta così la notizia arrivata nella mattinata.
“Se avessi voluto l’elemosina, qui a Roma, mi sarei recato nel davanzale delle centinaia di chiese. Invece ho bisogno di chiarezza, io e i miei colleghi”.
Scuderi è stato ricevuto dagli onorevoli del M5S Marzana e Cirielli, della Commissione Bilancio, e dall’onorevole Zappulla insieme al presidente della commissione lavoro, Damiano.
“Sono soddisfatto perchè era a queste commissioni che puntavo e perchè mi è stata data la possibilità di esprimermi, cosa che in Sicilia è più difficile, persino nel proprio Ente, come se la parola dei dipendenti contasse poco e nulla. Con l’orgoglio del dipendente pubblico onesto – ha detto Scuderi – e con la disperazione delle famiglie a spalleggiarmi, mi sono presentato presso la casa dello Stato, il Parlamento, e ho avuto l’impressione di essere stato compreso da ambedue gli schieramenti. La speranza è tanta ma continuerò lo sciopero della fame in attesa di concreti sviluppi, tipo una interrogazione parlamentare o l’istituzione di un tavolo tecnico”. Intanto pianifica il rientro a Siracusa. “Spero di riabbracciare presto la mia famiglia ed i miei colleghi. Sfrutterò lo stipendio sbloccato per un celere rientro”.