Siracusa. Anziano bruciato, la Procura apre un'inchiesta: gang di 20enni dietro l'aggressione?
Sembra farsi più chiaro lo scenario intorno a cui è maturata l’aggressione dell’anziano di 80 anni, Giuseppe Scarso, bruciato, probabilmente da un gruppo di giovanissimi, mentre si trovava nella sua abitazione. L’uomo si trova ancora ricoverato all’ospedale “Cannizzaro” di Catania e versa in gravissime condizioni. La Procura ha aperto un’inchiesta per tentato omicidio colposo. Intanto il cerchio sembra stringersi intorno ai responsabili del terribile gesto. “Don Pippo” era da mesi diventato il bersaglio di un gruppo di adolescenti, tutti tra i 12 e i 16 anni, che si prendevano gioco di lui e, secondo gli elementi raccolti, avrebbero anche, in diverse occasioni, utilizzato l’anziano come bersaglio, lanciandogli contro pietre. La sera di sabato, però, non sarebbero stati gli stessi giovani ad agire, ma ragazzi più grandi, tra i 20 e i 25 anni. Gli investigatori stanno lavorando ad ampio raggio, non escludendo alcuna ipotesi. Molti dettagli sarebbero stati già raccolti attraverso l’esame delle immagini catturate dalle telecamere di videosoreglianza installate nel quartiere di Grottasanta, dove l’uomo vive. Non è escluso che il gruppo di ventenni abbia voluto vendicare gli adolescenti che da mesi avevano preso di mira l’ottantenne, che ultimamente era uso uscire con un bastone, usato come sostegno per camminare ma anche per difendersi dai continui soprusi.