Città Giardino. Torna il sereno dopo il "no" ad altri centri per migranti. "La gente non ne vuole"
A Città Giardino torna lentamente il sereno. La pronuncia decisa e netta contro il proliferare di centri di accoglienza per migranti ha riportato la calma nella frazione di Melilli. Prima la giunta poi il Consiglio comunale hanno chiuso alla possibilità di nuove aperture parlando anzi di chiusure di centri oggi attivi sul territorio.
Giuseppe Corradino, delegato amministrativo di Città Giardino, è stato tra coloro i quali si sono battuti con maggior veemenza al fianco dei residenti. “Era chiaro che la gente non voleva altri centri e ha manifestato il suo disagio occupando i locali della delegazione amministrativa ed elaborando un documento indirizzato al prefetto per esprimere il proprio disagio e la propria preoccupazione. Il consiglio comunale però, votando il documento della maggioranza, lascia aperta qualche possibilità per i centri di seconda accoglienza e questo comunque mi preoccupa”.
In prima linea nella battaglia contro i centri di accoglienza anche Tommaso Cannella, che si è battuto con grande determinazione perché fosse approvato, in consiglio comunale, l’emendamento della minoranza (che chiedeva appunto di non autorizzare l’apertura di altre strutture di ogni genere, ordine e grado a Melilli, Città Giardino e Villasmundo), bocciato però dallo schieramento opposto. Luca Scibilia ha evidenziato invece la posizione “ambigua” di Salvo Midolo, consigliere comunale di Città Giardino, eletto nelle file del Pd. “E’ stato l’unico della maggioranza presente nelle assemblee tenute sul posto per spiegare la nostra posizione alla gente ma – spiega Scibilia – nei momenti più importanti non c’è stato. Mi riferisco alla conferenza dei capigruppo, in seno alla quale si è deciso a maggioranza di convocare il consiglio comunale del 6 ottobre a Melilli e non a Città Giardino e al fatto che ha votato il documento della maggioranza quando, almeno in questo caso, con un pizzico di buon senso, avrebbe potuto schierarsi dalla nostra parte. Forse non ha avuto coraggio”. Anche il presidente provinciale della sezione Attività portuali della Confcommercio, Francesco Diana ha lottato al fianco dei residenti di Città Giardino. “A tutti noi – dicono Corradino, Scibilia e Cannella – conforta il fatto che la giunta ha precisato che nel territorio di Melilli non possano essere autorizzate strutture di nessun genere, ordine e grado”.