Depuratore consortile Ias: rimane ancora un mistero il futuro. "Per ora efficiente, ma ci sono carenze"
Il depuratore consortile Ias è considerato il “fegato” della zona industriale: depura e purifica fanghi ed altri materiali che rischierebbero, altrimenti, di compromettere il corretto funzionamento degli impianti industriali e il mare di marina di Priolo.
Da trent’anni svolge egregiamente il suo compito ma la crisi di governance che si è venuta recentemente a creare, con uno stop anche alla manutenzione, rischia di mettere in difficoltà la sua funzione primaria.
In mezzo, il futuro anche dei dipendenti. Finita la proroga, la società è tecnicamente in liquidazione dal primo gennaio. Esisterebbe un progetto alternativo, una nuova società, che però rimane ancora un mistero a livello pubblico. Difficile così capire cosa ne sarà della struttura e dei dipendenti.