Siracusa. Centri anziani, salta il dibattito in consiglio comunale. Polemiche per l'assenza di assessori e dirigenti
Chiusa la sessione del consiglio comunale con l’approvazione del debito fuori bilancio per l’esproprio dei terreni sui quali sorge la palestra Akradina. Il provvedimento, votato ieri sera in seconda convocazione, si aggiunge alla mozione per la sospensione della Ztl in Ortigia approvata mercoledì; altre 4 proposte vanno a data da destinarsi (alcune forse già nella prossima riunione prevista per giorno 29). È stata bocciata, invece, la modifica del regolamento su taxi e noleggi con conducente, firmata da Salvatore Castagnino e Stefania Salvo, nella parte riguardante la composizione delle commissione che decide sulle licenze.
La seduta si è sciolta per mancanza del numero legale, ma le quattro proposte rimaste in sospeso non sono state trattate anche per l’assenza, in alcuni casi giustificata, dei dirigenti e degli assessori competenti. Il rinvio riguarda il progetto di ammodernamento di un deposito per prodotti agricoli in contrada Santa Teresa Longarini; una modifica al regolamento sui centri anziani; la presa d’atto del regolamento distrettuale sull’assistenza agli anziani; il dibattito sul servizio idrico il cui contratto di gestione scade il 31 dicembre.
Proprio l’assenza di dirigenti e assessori ha catalizzato la discussione della prima parte della seduta. Il problema è stato sollevato da Castagnino con la richiesta di un breve rinvio dei lavori per verificare se si fosse trattato solo di un ritardo, ma le assenze sono state evidenziate anche da Salvo Sorbello (“questa situazione non può passare sotto silenzio”, ha detto) e da Simona Princiotta che poi, durante le dichiarazioni di voto sul rinvio (comunque bocciato dai consiglieri) ha annunciato la decisione di abbandonare l’aula in segno di protesta. Stessa cosa hanno fatto Enrico Lo Curzio, Alfredo Boscarino, Dario Tota ed Elio Di Lorenzo. Per la prosecuzione dei lavori, invece, si sono pronunciati Cosimo Burti, Stefania Salvo, Gaetano Firenze e Carmen Castelluccio che, pur considerando grave l’assenza di dirigenti e assessori, ha stigmatizzato il comportamento di quei consiglieri che lasciano l’aula all’inizio delle sedute pur dopo avere sollevato discussioni procedurali e sull’ordine dei lavori ma senza entrare nel merito di provvedimenti.
Nel merito dei provvedimenti, la modifica del regolamento taxi e Ncc è stata bocciata con 7 sì e 12 astensioni. La proposta di Castagnino e Salvo voleva cancellare la presenza di un membro esterno all’Amministrazione nella commissione che assegna le licenze. In precedenza l’aula aveva bocciato un emendamento della commissione Regolamenti che cancellava la corresponsione di compenso al componente esterno.
Ha raccolto 11 sì e 7 astensioni il debito fuori bilancio per i terreni della palestra Akradina, che ammonta – tra indennità di esproprio e di occupazione, relativi interessi e spese legali – a poco meno di 192mila euro. Come ha spiegato il dirigente del settore Lavori pubblici, Gaetano Brex, si tratta di una vicenda che risale al 1986, con l’approvazione del progetto, conclusa in parte nel 2008 con una sentenza della Corte d’appello di Catania. Una parte degli proprietari, però, proseguì la causa presentando un ricorso in Cassazione, che rinviò di nuovo gli atti alla Corte d’appello. Il giudizio si è chiuso lo scorso aprile. Nel dibattito, Sorbello ha motivato la sua astensione con la mancata individuazione del responsabile del debito fuori bilancio.
Nella parte finale della seduta, prima che fosse verificata la mancanza del numero legale, Sorbello ha nuovamente sollevato il problema del cattivo funzionamento delle commissioni, in particolare la seconda (servizi sociali), la quale da un anno non riesce ad eleggere un presidente. Un fatto grave, secondo Sorbello, perché si tratta di una commissione che si occupa di materie delicate e che ricadono interamente sul consiglio comunale senza alcun approfondimento preventivo. Il consigliere ha chiesto che fosse il presidente del consiglio comunale, Santino Armaro, ha convocare la commissione per l’elezione del presidente – soluzione, ha però spiegato Armaro, non prevista dai regolamenti – mentre Firenze si è spinto a chiedere che sia il presidente dell’Assise a dichiarare decaduti i componenti per arrivare a una nuova composizione.