Stato di calamità naturale per l'agricoltura siracusana: Sorbello e Gennuso in pressing sull'Ars
Stato di calamità per i produttori del settore ortofrutticolo siracusano. Il deputato centrista Pippo Sorbello chiede una procedura urgente che possa garantire un accesso veloce alle risorse disponibili. Ne discute oggi con il presidente dell’Ars, Ardizzone, “a cui chiedo sin da ora una sorta di corsia preferenziale per consentire ai produttori danneggiati dal maltempo eccezionale degli ultimi giorni di poter ripartire“.
La dotazione è di 120 milioni di euro. “Gli operatori di Protezione Civile devono subito occuparsi del censimento dei danni, analizzando caso per caso in un conteggio dell’emergenza“, spiega ancora Sorbello.
Tra le province colpite c’è anche Siracusa, da nord a sud. “Penso al settore agrumicolo di Lentini, Carlentini e Francofonte e ai produttori agricoli di Pachino e centri limitrofi. Non dobbiamo lasciarli soli di fronte a questa enorme difficoltà. Ne vale dello stesso tessuto produttivo della Regione. Per questo si deve procedere con la massima velocità, evitando gli errori di un recente passato”.
Dello stesso avviso un altro deputato regionale, Pippo Gennuso. Ne ha discusso con l’assessore Antonello Cracolici. “Il maltempo è stato ancora una volta inclemente con le nostre aziende agricole del sudest della provincia di Siracusa. L’acqua tracimata dal Tellaro ha messo in ginocchio le produzioni nei territori di Noto e Rosolini. Danni pure a Pachino e Portopalo. Voglio dare la mia solidarietà all’azienda Candiano che ha subito danni incalcolabili. Adesso – prosegue il parlamentare di Rosolini – occorre che il governo siciliano si occupi del comparto che è letteralmente in ginocchio. E’ indispensabile attivare il governo centrale, altrimenti saranno migliaia le persone che resteranno senza occupazione. Un lusso che la Sicilia non può permettersi”.