Siracusa. Ex Provincia Regionale, torna l'incubo default: Arnone pensa al dissesto
E’ di nuovo allarme rosso per il Libero Consorzio Comunale. La ex Provincia è di nuovo sull’orlo del default. E il rischio dissesto è davvero dietro l’angolo se anche il commissario straordinario Giovanni Arnone – dal primo momento contrario alla dichiarazione del crack – adesso inizia a non vedere altra soluzione possibile.
Il peso dei debiti schiaccia un ente salvato a dicembre scorso dalla massiccia iniezione di liquidità da parte di mamma Regione. Decine e decine di milioni di euro che bloccano ogni prospettiva futura e gettano nuvoloni pesanti sulla possibilità di erogare servizi ai cittadini e pagare gli stipendi ai dipendenti. Il prelievo forzoso da parte del governo centrale toglie il sonno nel palazzo di via Roma. Dove si pensa a vendere immobili di proprietà (tra cui l’ex carcere borbonico) per cercare di ripianare qualche conto. Ma non è questa una operazione semplice, da chiudere in pochi mesi. Insomma, il 2017 sarà un anno durissimo per la ex Provincia.
Venerdì, intanto, dovrebbe essere pagata la tredicesima del 2016 poi tutto a data da destinarsi. E questo mentre la politica pensa al ritorno al passato, con elezioni dirette di presidente e consiglio, annullando di fatto una riforma nefasta.
Tutte le difficoltà del momento sono state illustrate oggi nel corso di un incontro con i sindacati. Emersa l’impossibilità di sottoscrivere la convenzione per l’anno in corso con la società in house Siracusa Risorse, salvo non intervengano novità ad oggi imponderabili.
L’Ente sta procedendo a versare il pagamento di 4 fatture che dovrebbero garantire il pagamento degli stipendi per altrettanti mesi.
Il Libero Consorzio Comunale di Siracusa, sta procedendo inoltre, a completare le modifiche dello statuto della società In House, con l’obiettivo di ottimizzare le spese ed ha inoltre richiesto alla direzione di Siracusa Risorse s.p.a., a fronte di una spesa per il personale di circa € 2,8 ml annui, di dettagliare le spese operate per ulteriori € 1,4 ml che nell’ambito della convenzione non potranno non essere oggetto di forte revisione. Taglio di almeno 1 mln di euro.
Il commissario Arnone ha definito “operazioni corsare” il mancato rispetto da parte del management di Siracusa Risorse dell’accordo sindacale a suo tempo sottoscritto in tema di anticipazioni al personale ed al recupero rateizzato, accordo che è stato volontariamente violato e che ancora oggi vede Siracusa Risorse perseverare in un ottuso quanto oneroso atteggiamento di chiusura; ha inoltre platealmente smentito la tesi di Siracusa Risorse circa una responsabilità dell’Ente circa il mancato riconoscimento degli aumenti contrattuali che ancora oggi Siracusa Risorse nega ai lavoratori.
Per Stefano Gugliotta (Filcams CGIL), Vera Carasi (Fisascat Cisl) e Anna Floridia (Uiltucs) “l’irresponsabile decisione del parlamento regionale di rinviare a fine anno le elezioni dei Liberi Consorzi apre scenari che non possono non preoccupare. Riteniamo intanto utile la ferma presa di posizione del Commissario Arnone di pretendere chiarezza sull’utilizzo delle risorse pubbliche da parte della società in house”.