Cisma e veleni, la paura di una bomba ecologica: "C'è diossina? Venga la Commissione Rifiuti"
Esiste un rischio di inquinamento ambientale? Quanto è concreto o diffuso? E cosa comporterebbe per le popolazioni? Il sequestro della discarica Cisma a Melilli e tutti i dettagli sulle modalità quasi artigianali (“le ricette”) che sarebbero state seguite in molti casi per stabilizzare rifiuti anche pericolosi fanno paura.
Una nuova terra dei fuochi? L’interrogativo è sempre meno isolato. E spesso viene seguito da quella parola che fa più paura: diossina?
“Io serena non sono”, spiega la parlamentare Pd Sofia Amoddio. Che con forza sta premendo sul Ministero dell’Ambiente per una serie di attività di controllo a tutela della salute pubblica. “Un segnale importante sarebbe la visita alla Cisma della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali”, anticipa a SiracusaOggi.it.
Ma mentre a Melilli come nelle vicine Augusta e Siracusa ci si concentra sulla battaglia politica – in un impazzito ping pong di responsabilità vere o presunte – pochi badano a fornire risposte alle popolazioni che scoprono di essere sedute su di una nuova, potenziale bomba ecologica.
Gli amministratori giudiziari del sito hanno avviato controlli e verifiche e promettono serietà e rigore, al punto che se dovesse risultare inquinato si procederà con la chiusura. E poi magari, un giorno, bonifiche. Una storia che, da queste parti, suona come già vista.