Siracusa. Ok del Consiglio Comunale a due debiti fuori bilancio: "ma mai indicati i responsabili dei procedimenti"

 Siracusa. Ok del Consiglio Comunale a due debiti fuori bilancio: "ma mai indicati i responsabili dei procedimenti"

Il Consiglio Comunale torna in aula mercoledì mattina, con un ordine del giorno composto
da 15 punti. Nella seduta di ieri, intanto, via libera a due debiti fuori bilancio e all’adesione alla “Strada del vino del Val di Noto”. Rinviate ad altra data le proposte relative al nuovo regolamento sul procedimento amministrativo e alla modifica del regolamento sui contributi alle società sportive dilettantistiche: prima che fossero affrontati questi due punti, infatti, tre esponenti della minoranza (Salvo Sorbello, Cetty Vinci ed Elio Di Lorenzo) hanno annunciato l’abbandono dell’aula. È così venuto a mancare
il numero legale – che ieri era di 16 consiglieri – ma la causa va ricercata anche nelle numerose assenze nei settori della maggioranza.
Il primo debito fuori bilancio approvato per presa d’atto è stato quello vantato dal “Circuito dei giovani artisti italiani”, discusso già nella seduta di giovedì. Si tratta di 12.035 euro di mancato pagamento di quote di adesione relative a prima del 2013, quando l’Amministrazione decise di non farne più parte. Il provvedimento e la sua immediata esecutività sono stati approvati a maggioranza e senza ulteriore dibattito.
Più consistente il secondo debito fuori bilancio, che ammonta a 103.386 euro compresi gli
interessi e la rivalutazione monetaria, relativo all’esproprio della parte monumentale di palazzo Montalto. La vicenda risale al 1983, quando il Comune decise di entrare in possesso di quella zona del palazzo prospiciente via dei Mergulensi e che dal punto di vista legale è stata definita nel 2015; nel 2002 il Tar aveva disposto la restituzione ai legittimi proprietari di una parte dello stabile.
La prima a prendere la parola è stata Cetty Vinci che, così come accaduto giovedì, ha sottolineato l’assenza dall’aula dell’assessore e del dirigente competenti (ieri a rappresentare l’Amministrazione c’era il vice sindaco, Francesco Italia). La consigliera ha anche chiesto se ci fosse la disponibilità economica da parte del Comune ad affrontare la spesa; la risposta è arrivata dal segretario generale, Danila Costa, che ha
fatto riferimento a un recente parere espresso dalla Corte dei conti, secondo la quale i debiti frutto di contenzioso posso essere pagati anche in caso di mancata approvazione del bilancio provvisorio.
Dopo un intervento di Salvatore Castagnino che ha insistito sull’assenza di rappresentanti
dell’Amministrazione, Salvo Sorbello ha stigmatizzato la mancata indicazione nella delibera del responsabile del debito. Definendo il Comune un “porto delle nebbie”, l’esponente dell’opposizione ha parlato di un consiglio comunale mortificato perché “ancora una volta non riesce ad avere le risposte ai quesiti posti”, invitando poi la maggioranza a non “andare avanti su questa strada”.
Se per Elio Di Lorenzo le assenza dell’assessore e del dirigente sono una “mancanza di rispetto verso la presidenza e verso tutto il Consiglio”, Carmen Castelluccio, dai banchi della maggioranza, ha evidenziato anche l’assenza del presidente della commissione Bilancio che avrebbe dovuto relazionare sul punto. Pur non volendo giustificare il dirigente e l’assessore ed evidenziando la necessità di risalire ai responsabili del debito, la consigliera si è detta pronta a votare il provvedimento ritenendo soddisfacente il contenuto della proposta e i chiarimenti forniti dal segretario generale.
Messa ai voti dal presidente Armaro, la presa d’atto del debito è passata a maggioranza così come la sua immediata esecutività.
Quanto all’adesione del Comune all’associazione “Strada del vino del Val di Noto”, Giuseppe Impallomeni ha presentato la proposta e la sue possibili ricadute positive per la città. Per Impallomeni lo scopo non è solo economico ma anche culturale poiché, a fronte di una spesa di soli 2.500 euro l’anno, attraverso la partecipazione alle attività dell’associazione, già operativa da una decina di anni, si offre al territorio e a tutte le imprese la
possibilità di avere una visibilità internazionale.
Il vice sindaco Italia ha parlato di occasione da cogliere poiché la “Strada del vino del Val di Noto” offre un’importante proiezione turistica destina a trasformarsi in opportunità economica. L’associazione, ha spiegato il vice sindaco, si muove in collegamento con altre iniziative, come la “Strada dei sapori”, e con le attività svolte nel territorio e le partecipazioni alle fiere internazionali, consente alle imprese di affrontare le
sfide dei mercati.
Critica la posizione di Alfredo Foti, per il quale gli argomenti portati a favore dell’adesione sono in netto contrato con il difficile momento vissuto dalla città e con le condizioni in cui si trovano le casse comunali, incapaci di affrontare le criticità e le richieste che arrivano dai servizi sociali. Perplessità sull’efficacia dell’iniziativa sono state manifestate anche da Sorbello. Il consigliere, dopo avere evidenziato che la validità della seduta era merito della minoranza che stava garantendo la permanenza del numero legale, ha detto di essersi aspettato dati più certi sui vantaggi che scaturiranno dalla
partecipazione all’associazione.
Chiuso il dibattito, il provvedimento è stato messo ai voti dal presidente Armaro che ha poi
dichiarato chiusa la sessione.

 

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