Siracusa. Edilizia in crisi, mai così poche gare bandite e l'Ance attacca i politici
E’ una crisi che sembra non conoscere fine quella che ha avviluppato il settore delle costruzioni. Il comparto dell’edilizia è al collasso e il presidente di Ance Siracusa, l’associazione dei costruttori, Massimo Riili lancia l’ennesimo grido disperato. “Il Governo, la nostra Regione e gli Enti locali sembrano invece essere tutti d’accordo per condurre il mondo dell’edilizia alla estinzione definitiva, con provvedimenti non solo inutili ma dannosi”.
Dalle opere pubbliche all’edilizia privata, gli addetti al settore non paiono vedere luce in fondo al tunnel. La colpa? Pare tutta della politica. “Piuttosto che sbloccare seriamente una valanga di fondi per dotare il Paese di grandi e piccole infrastrutture, utilizzando il Codice dei contratti faticosamente partorito negli anni recenti, il Governo ha deciso di incaricare Cantone di riscrivere il Codice degli Appalti, venuto fuori un anno fa pieno zeppo di errori e di norme restrittive che hanno letteralmente azzerato il mondo delle opere pubbliche, aggravato in Sicilia dalla insipienza del governo regionale, dalla soppressione delle Province e dalla incapacità di progettazione e spesa degli Enti locali che hanno relegato la Provincia di Siracusa all’ultimo posto per importo di gare bandite: nel 2016 meno di € 2.500.000, come mai era accaduto a memoria d’uomo”. E non va meglio guardando all’edilizia privata. “La casa è sempre più tartassata da provvedimenti iniqui che scoraggiano quanti ancora vorrebbero averne una in proprietà”, dice ancora Riili. “Le imposte sull’acquisto e quelle sul successivo possesso sono in continua crescita. Noi, come Ance, avevamo chiesto che venissero eliminate, per qualche anno sia l’Iva che le imposte di Registro sulle compravendite di case vecchie e nuove ma il Governo ha pensato solo a fare cassa, sottovalutando il ritorno positivo che un rilancio del settore avrebbe invece comportato”.
Ci sarebbero poi anche i temi della manutenzione straordinaria e del miglioramento energetico del patrimonio edilizio. Anche qui, “problema di enormi dimensioni che interessa tutto il Paese” vista la soluzione adottata con sgravi spalmati in dieci anni a fronte di spese immediate.
Anche sul fronte dell’adeguamento sismico il ritardo è forte e le misure scelte per incentivarlo non sarebbero funzionali, a detta di Ance. Che anche a Siracusa lancia un messaggio alla politica, individuata nei prossimi candidati ad ogni forma di elezione: “impegni chiari e risultati concreti” o sarà mobilitazione ad ogni livello, con l’insolita intesa anche con i sindacati.