Siracusa. Una riflessione sul traffico e quella intraprendenza mancata negli anni
Un altro fine settimana impossibile per la viabilità siracusana, in particolare per il centro storico. Entrare od uscire da Ortigia si è rivelata missione difficile, con lunghe code e smadonnamenti vari.
Al di là di ogni discussione su grandi eventi in Ortigia, emerge chiara la necessità di decisioni coraggiose e, per certi versi, impopolari. Qualcuno andrà scontentato, senza tentare equilibrismi che rinviano la soluzione. Il traffico veicolare va allontanato più possibile da Ortigia. Il sistema viario non regge più il volume di auto attualmente in transito. Servirebbe un filtro ben prima del Santa Lucia.
Ma per pensare di realizzare qualcosa di questo tipo occorrerebbero prima un grande parcheggio e navette capaci di garantire collegamenti rapidi e puntuali, tali da dissuadere dall’utilizzare l’auto sino all’ultimo metro di strada percorribile. Con o senza Ztl.
Inutile dare la colpa a questo od a quell’assessore. Inutile perché il problema non nasce oggi ma è il risultato di anni di miopia, con una città che cresceva rimanendo piccola in infrastrutture e pianificazione, quando si studiavano tunnel sottomarini ma si realizzavano solo casermoni in cemento vista mare. Quando Siracusa doveva cambiare passo, non lo ha fatto.
Adesso serve l’intraprendenza che all’epoca è mancata. Ripensare, riprogrammare e realizzare. Senza paura, perché negli anni di tempo in chiacchiere e polemiche se ne è perso tanto. Troppo.